Noi di IAS crediamo che per fare delle campagne digitali di successo, i marketer devono assicurarsi che la spesa pubblicitaria sia usata per raggiungere persone reali. No bots ma persone, specialmente considerando che i brands spendono in media 333 miliardi di dollari l’anno per la pubblicità digitale. La nostra missione è aiutare i brand ad essere visti dagli occhi umani e guidarli in ciò che facciamo qui in IAS.
L’ad fraud è un problema che mostra pochi segni di possibile scomparsa a breve. Per questo abbiamo recentemente organizzato a Londra una Masterclass sulla Ad fraud ,sia sulla frode pubblicitaria sia sul modo in cui contrastarla.
Definiamo la frode pubblicitaria come “qualsiasi attività volontaria che impedisce la corretta distribuzione degli annunci alle giuste persone, al momento giusto, nel posto giusto”. La pubblicità digitale è attraente per i truffatori poiché i potenziali ricavi, rispetto allo sforzo e al rischio implicato è estremamente elevato, a differenza di altri tipi di criminalità come la frode con carta di credito. Tuttavia, il risultato di una frode pubblicitaria può significare che gli inserzionisti finiscono per perdere il contatto con i consumatori e potrebbero effettivamente pagare per la frode. Per gli editori, può significare perdita di entrate e danni alla reputazione.
Considerando queste gravi conseguenze, in IAS sappiamo che sia gli inserzionisti che gli editori vogliono essere il più protetti possibile. In IAS, adottiamo un approccio a tre pilastri per rilevare e prevenire le frodi pubblicitarie per i nostri clienti:
- Analisi comportamentale e di rete – esaminiamo i big data (al ritmo di oltre 10 miliardi di impression ogni giorno) che rilevano schemi e anomalie che nessun’altra soluzione sarebbe in grado di rilevare.
- Analisi del browser e del dispositivo – utilizziamo un sistema basato su regole per verificare se il traffico è veramente umano (noto anche come metodo deterministico).
- Ricognizione mirata e analisi malware – proprio come i truffatori possono provare a decodificare i segnali di sicurezza delle società tecnologiche, gli analisti malware possono usare l’ingegneria inversa dei bot e altre forme di frode. Il nostro esperto ThreatLab si impegna con la comunità della cybersecurity per infiltrarsi nelle comunità di hacker. Questo ci consente di scoprire in modo proattivo nuove minacce prima che emergano come problemi diffusi.
E ora la grande domanda: cosa puoi fare per evitare le frodi? Ecco otto semplici passaggi che puoi prendere in considerazione per ridurre le possibilità di frode.
- Utilizzare soluzioni di verification e frode in grado di confermare l’erogazione degli annunci nei posti desiderati
- Utilizzare soluzioni antifrode accreditate per individuare traffico IVT (non valido) sia generale che sofisticato
- Misurare le frodi in tutte le campagne per comprenderne la performance
- Verificare i fornitori e i partner; chiedi come misurano i bot dannosi e le altre forme di IVT
- Offrire e richiedere maggiore trasparenza nell’inventory e nel traffico
- Implementare la tecnologia di blocco per evitare macchine o pagine infette con livelli di frode storicamente elevati
- Utilizzare il filtro pre-bid per evitare frodi negli acquisti in programmatic
- Se è troppo bello per essere vero, probabilmente lo è. Concentrati meno su CPM bassi e di più su KPI su misura per gli obiettivi della campagna
Il più grande fattore di protezione è la consapevolezza dell’ad fraud e la partecipazione al tentativo di combatterla. È fondamentale che tutti i membri dell’ecosistema digitale collaborino per combatterla.
E speriamo che, presto potremmo battere i bot.
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