IT | 360.com: Ottenere garanzie sulla brand safety è possibile, «manca però un percorso standard e una definizione condivisa»
Nelle discussioni sul mercato pubblicitario digitale ci sono alcuni temi bollenti, che portano i marketer a borbottare più dell’acqua in una pentola dimenticata sul fuoco. Viewabilty, ad fraud e brand safety sono in cima a questa speciale lista di timori, ma ci sono operatori in grado di riportare calma nell’ambiente attraverso tecnologie mirate a verificare la bontà delle destinazioni e dell’utenza che le frequenta, scremando il traffico fraudolento e le destinazioni fasulle, figlie del domain spoofing, e garantendo agli advertiser che i budget sono giunti a destinazione in modo genuino. Tra queste, ha un ruolo di rilievo internazionale Integral Ad Science, società che collabora con i più importanti player del settore e che è in grado di offrire il TRAQ score, un punteggio di valutazione delle pagine web «basato su brand safety, viewability, ad fraud, ad clutter e professionalism», come specifica Roberto Bigotti, Senior Sales Manager Italia, contattato da Netforum per fare una panoramica degli strumenti offerti da Integral Ad Science in grado di proteggere gli investimenti degli advertiser.