Programmatic supera per la prima volta i livelli di viewability degli annunci di acquisto diretto in-app
Integral Ad Science fornisce punti di riferimento su Viewability, Brand Safety, Ad Fraud e pubblicità in formati display, video, mobile web e in-app in Italia.
L’ultimo Report sulla Media Quality della società tecnologica Integral Ad Science (IAS) rivela che in Italia, nella seconda metà del 2018, i livelli di viewability della pubblicità acquistata in programmatic nel formato mobile in-app sono più alti rispetto a quelli di acquisto diretto.
In termini globali, ogni giorno IAS misura, in tempo reale, miliardi di impression su tutti i dispositivi, canali e formati. Secondo i benchmark del settore presentati in questo report, che analizza i milioni di annunci delle campagne realizzate nel mercato italiano tra l’1 luglio ed il 31 dicembre 2018, la viewability della pubblicità programmatic in formato display in mobile in-app ha raggiunto il 54,4%, con un miglioramento del 10% nell’ultimo semestre rispetto al precedente, mentre negli acquisti diretti ha raggiunto il 49,4%.
Ancora una volta, il report rivela che il formato video è quello con i livelli di viewability più alti in Italia. Il 73,6% degli annunci video su desktop sono considerati ‘in-view’, e la cifra sale al 76,6% per quanto riguarda la pubblicità video in formato mobile web.
Secondo i dati, anche la viewability nel formato display web per dispositivi mobili e desktop è aumentata, passando dal 36,4% al 41,9% (mobile) e dal 47,4% al 53,1% (desktop) tra il primo e il secondo semestre del 2018.
Secondo Elisa Lupo, Director di IAS in Italia, “i dati confermano una crescita continua della pubblicità programmatic con livelli di viewability pari, o anche più elevati, rispetto alle impression in direct buying. Inoltre, possiamo dire che il formato video e i dispositivi mobili sono il tandem che raggiungono numeri di viewability più alti e quindi prestazioni migliori.”
Il report fa anche riferimento ai livelli di brand safety, che sono leggermente migliorati nella seconda metà del 2018. Il numero di annunci su pagine che potrebbero danneggiare l’immagine e la reputazione dei brand su desktop display è stato ridotto, passando dal 2,8% al 2,1%. Un calo ancora più evidente si è visto nel formato desktop video, dove il rischio è passato dal 4,5% al 3% durante lo stesso periodo.
Per quanto riguarda l’ad fraud, le campagne che hanno utilizzato tecnologie o strategie per prevenire le frodi hanno visto i suoi numeri abbassarsi. Questi miglioramenti sono ancora più evidenti se si guarda al formato video su desktop, dove l’ad fraud è passata dall’1% allo 0,5%. Invece, tra coloro che non usano questa tecnologia, il report indica che uno su dieci annunci globali (10,1% per desktop display e 9,6% per desktop video) viene sprecato per colpa della frode.
“I numeri mostrano come la tecnologia consente agli inserzionisti di ridurre drasticamente i rischi a cui i brand sono esposti su Internet”, aggiunge Elisa.
Scarica il report completo.